Marmellata di ciliegie, per la legge “Confettura di ciliegie” ma alla fine cos’è? Ciliegie, e zucchero, deliziosamente spalmabili su pane, fette biscottate, crostate o … mangiata col cucchiaio! 😁
Di solito preparo pochi tipi di marmellata, perchè in commercio ce ne sono di ottime, ma quest’anno è stato diverso.
Ero in Sicilia, a Caltanissetta, di buon mattino, al mercato Strata ‘a Foglia: tante bancarelle erano piene di fantastiche ciliegie, locali o dell’Etna, dolci, grosse e poco costose! Non come a Firenze, dove ci vuole il mutuo per comprarle, manco arrivassero a piedi!
E mica le potevo lasciare lì, da sole … al sole! Le ho portate via con me!
Quando vado a Caltanissetta, cosi come a Siracusa, il mercato è tappa obbligatoria: frutta e verdura locale, erbe “amare“, finocchietto selvatico, melone giallo, tenerumi o zucchina lunga (in stagione), formaggi, olive condite, origano, pomodori secchi, i panini con le panelle dal solito panellaro!
Peccato che, negli anni, siano diminuite in modo drastico le bancarelle, perchè ai tempi erano una vera festa per gli occhi.
Ovviamente un chilo delle ciliegie comprate è sparito subito, mangiato fresco, ed ho dovuto difendere il resto, per farne la marmellata appena arrivavo a casa.
Il risultato della rinuncia pagherà questo inverno, quando farà freddo e ricorderemo le belle giornate di inizio giugno e quelle fresche ciliegie.
Quando poi avrete preparato la marmellata, avrete due scelte: consumarla subito, conservandola in frigo per qualche giorno (e allora ne va fatta poca oppure va regalata), oppure metterla nei vasetti.
Per la seconda modalità vi consigliamo di leggere bene l’opuscolo del Ministero della salute e anche il nostro articolo “Sulle Conserve casalinghe e la Pastorizzazione“. MI raccomando, con le conserve fatte in casa non si scherza!
La ricetta è per circa 750 ml di marmellata (da 1,2Kg di ciliegie), cioè circa 3 barattoli da 250ml, più una ciotolina da assaporare subito.
Fra l’altro ho utilizzato il lime al posto del limone, ma decidete voi cosa preferite, vanno benissimo entrambi.
Facciamo la marmellata di ciliegie con gli HamiciInCucina?
Marmellata di ciliegie
Ingredienti
Facoltativi
Preparazione
Pastorizzazione
Come primo, fondamentale passo, leggi bene le “Linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico” dell’Istituto Superiore di Sanità, che trovi riassunte nel nostro articolo “Sulle Conserve casalinghe e la Pastorizzazione“.
HamiciInCucina declina ogni responsabilità in merito.
La marmellata
La marmellata
Lava e togli il seme alle ciliegie: puoi farlo con un coltellino o con il "denocciolatore", come preferisci.
Metti le ciliegie in una terrina e cospargile con metà dello zucchero, il succo e la scorza (senza il bianco) del lime.
Metti in frigo per almeno un paio di ore, volendo, e potendo, anche di più.
La resa delle ciliegie è di circa 1Kg denocciolate per 1,2Kg intere.Passate le ore, fai filtrare il succo (che si sarà creato durante la macerazione in frigo) e mettilo nella pentola (quella che userai per fare la marmellata) e poi sul fuoco.
Fallo bollire il tutto a fuoco moderato per 5-10 minuti o fino a quando si sarà un po' ristretto.
Aggiungi ora al succo il resto dello zucchero ma tenendone ancora da parte circa 50gr.
Frulla una parte delle ciliegie col frullatore ad immersione.
In questo momento puoi scegliere la consistenza che vorrai dare alla marmellata, cioè se lasciarne tanti pezzetti, qualche pezzetto o fare proprio una crema.
Aggiungi poi, nella pentola col succo, le ciliegie frullate e quelle intere e lascia cuocere per circa 10/15 minuti, a fuoco moderato/basso, mescolando spesso.
Pastorizzazione di barattoli e tappi
Mentre la marmellata bolle, sterilizza barattoli e tappi, detergendoli bene e mettendoli a pastorizzare come previsto dalle norme di igiene segnalate anche in alto.
Le marmellate di frutta non necessitano di ulteriore pastorizzazione dopo la chiusura del vasetto, perché gli alimenti vengono bolliti a lungo durante la cottura, i vasetti vengono pastorizzati e riempiti ancora bollenti e gli alimenti hanno un’alta percentuale di zucchero.
Finiamo di fare la Marmellata
Mescola bene lo zucchero che hai lasciato da parte con la polvere di pectina e versa il tutto a pioggia nella pentola.
Fai bollire per circa 3-5 minuti, cioè fino a quando la "prova del piattino" ti dirà che la consistenza è quella che volevi.
Spegni in fuoco e preparati a riempire i vasetti.
La "prova del piattino" serve per capire se la marmellata è abbastanza densa => metti una piccola dose di composto caldo su un piattino inclinandolo in verticale: se non scivola subito via, ma si muove lentamente, è pronta!Nei vasetti
E' giunto il momento di invasare la marmellata.
Dopo aver pastorizzato barattoli e tappi correttamente puoi cominciare ad invasare la marmellata, utilizzando comunque strumenti, anch'essi perfettamente puliti e pastorizzati.
Una volta riempiti, metti i vasetti sottosopra per 5 minuti, coprendoli con un canovaccio pulito.
Per una corretta preparazione e conservazione leggi l'opuscolo linkato in altoPassato questo tempo metti i vasetti su un vassoio, coprili bene con degli strofinacci o altro e lasciali raffreddare lentamente, almeno 12 ore.
Ogni tanto sentirai uno "sclock" che indica che nel vasetto si è creato il sottovuoto.Quando si saranno raffreddati ricorda di etichettarli e poi riponili in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
Nell'etichetta bisogna indicare, oltre al contenuto del vasetto, anche la data di conservazione ed eventuali ingredienti utilizzati, in modo da cautelarti per eventuali intolleranze.Puoi utilizzare la marmellata sui biscotti o sul pane, per una gustosa colazione o per una sana merenda, oppure utilizzarla come guarnizione di una crostata.
Buon appetito da HamiciInCucina.it!
Prima di aprire il vasetto verifica sempre la presenza del sottovuoto. NON consumare mai il contenuto di vasetti conservati che abbiano perso il sottovuoto!
la mia preferita in assoluto!! bravi