Pellegrino Artusi è il creatore de “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene“, un libro che è da sempre presente nelle case di tutti coloro che amano la cucina tradizionale italiana.
Pellegrino Artusi fu uno scrittore e gastronomo e nacque a Forlimpopoli nel 1820, da una famiglia benestante di commercianti.
Dopo gli studi, effettuati presso il seminario di Bertinoro, iniziò a lavorare con la famiglia.
Il padre Agostino aveva, infatti, una drogheria ben avviata in paese, e ben presto Pellegrino portò avanti la professione di famiglia.
La vita di Pellegrino trascorse tranquilla, nel suo paese di origine, fino al 1851 quando, in una notte, tutto cambiò drasticamente: la sera del 25 Gennaio 1851 un gruppo di banditi assalì Forlimpopoli!
Fecero irruzione nel teatro del paese, dove rapinarono le famiglie più facoltose che erano presenti per una rappresentazione, privandole di tutto ciò che avevano.
Non contenti, con uno stratagemma riuscirono ad entrare in casa Artusi, dove fecero razzia di ogni bene, malmenarono Pellegrino e violentarono sua sorella Gertrude…
Dopo questo tragico episodio, la famiglia non si sentiva più al sicuro e così decisero di trasferirsi a Firenze. Qui Pellegrino aprì un banco di seta nella centralissima via Calzaiuoli.
Gli Artusi, da sempre commercianti, non tardarono a farsi apprezzare e velocemente si arricchirono.
Tanto che , addirittura nel 1870, Pellegrino poteva già permettersi di vivere di rendita: si ritirò quindi a vita privata, dedicandosi finalmente allo studio.
In un primo momento, Artusi approfondì la conoscenza dei grandi classici e scrisse “La vita di Ugo Foscolo“. Nel 1881 pubblicò invece “Osservazioni in appendice e trenta lettere di Giuseppe Giusti“.
Il libro sulla cucina
Nel frattempo Pellegrino si era appassionato alla cucina, tanto da scrivere nel 1891 proprio il libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“.
Tutti i libri scritti dall’Artusi furono pubblicati a sue spese, in quanto nessuna casa editrice li trovò interessanti. Il libro di cucina, in particolare, nonostante gli sforzi dell’autore, non trovò nessuno disposto a pubblicarlo.
Sarà proprio Pellegrino a raccontare, nonostante il parere negativo degli addetti ai lavori, come volle pubblicarlo a proprie spese, per “appellarsi al giudizio del pubblico” .
Inizialmente però il pubblico lo accolse con riserva.
Narra lo stesso autore che abbia regalato due copie del suo libro, come dono, per una fiera di beneficienza a Forlimpopoli.
Purtroppo però i vincitori, non appena ricevettero le copie, corsero dal tabaccaio per rivenderle… un inizio decisamente in salita!
Piano piano però il pubblico iniziò ad apprezzare il libro, ed il suo autore passò gli ultimi della sua vita a ritoccarne le versioni e a perfezionare quello che ancora oggi è uno dei libri di cucina più venduti al mondo.
Nel libro sono presenti 790 ricette, provate e scritte una ad una dall’autore nella sua casa di Firenze, aiutato del suo fedele cuoco, seguendo il metodo scientifico.
Il linguaggio utilizzato dall’Artusi nel libro è un fiorentino moderno, apprezzato in tutta Italia.
Ancora oggi riconosco, nelle parole del libro, lo stesso linguaggio usato dalla mia famiglia.
Dal 1891 (anno della prima pubblicazione) al 1911 (anno della sua morte) Pellegrino si dedicò totalmente alla correzione del libro per la stesura di nuove edizioni.
Ancora oggi il libro è in pubblicazione ed è stampato in molti altri paesi, addirittura in Giappone!