La pasta ‘ncasciata è un primo piatto che occupa di diritto l’olimpo della cucina siciliana. E’ una pasta molto ricca, può tranquillamente fare da piatto unico, anche perchè non riuscirete a non fare il bis.
La pasta ‘ncasciata NON si mette in forno e NON si condisce con la salsa di pomodoro. Quella che il Commissario Montalbano ha fatto conoscere non è in realtà la pasta ‘ncasciata ma è un timballo di pasta fatto a forno. Infatti in molte ricette la troverete con il ragù, con le melanzane, con i piselli …
Il termine ‘ncasciata deriva proprio dal fatto che la pasta, al termine della preparazione, è messa sul fuoco vivo ed amalgamata con abbondante formaggio (pecorino sicilano).
La pasta ‘ncasciata prevede l’uso dei ditali rigati come pasta (basta fare dei rigatoni con la macchina della pasta e tagliarli corti), del cavolfiore bianco (spesso sostituito da quello viola), salsiccia (rigorosamente con il finocchio), uvetta e pinoli; il tutto condito con una dose molto generosa di pecorino siciliano.
Il cavolfiore da molti non è amato per l’odore non proprio “gradevole” che emana durante la cottura. Ma tralasciando questo spiacevole problema, devo assicurarvi che, quando lo mangerete in questa pasta, dimenticherete subito la sua cottura e vi gusterete questa buonissima pasta. E poi, il cavolfiore è un vero toccasana per l’organismo: è un alimento povero di calorie, ricco di ferro, sali minerali e vitamine.
La ricetta prevede anche l’uso dell’uvetta (la “passolina” o uva passa o uva sultanina), un’uvetta piccola e nerastra. Probabilmente l’uso della passolina nella cucina siciliana deriva da influenze della cucina araba, molto radicate in questa regione.
Anche i pinoli sono molto usati, spesso in accoppiata con la passolina nella cucina siciliana: basti pensare alla pasta con il finocchietto selvatico (la pasta con le sarde alla palermitana).
Vediamo come cucinare con gli HamiciInCucina questa pasta ‘ncascaiata.
Pasta ‘ncasciata
Ingredienti
Istruzioni
Preparazione cavolfiore
Pulite il cavolfiore dalle foglie esterne e tagliatelo a piccoli ciuffetti.
Lavatelo sotto l'acqua corrente e mettetelo ad asciugare in uno scolapasta.
Preparare una pentola capiente l'acqua e portatela ad ebollizione; nell'acqua in cui cuocerete il cavolfiore, cuocerete successivamente anche la pasta.
Quando l'acqua bolle, salatela e versatevi i ciuffetti di cavolfiore. Coprite fino a quando non riprenderà il bollore.
Con una forchetta, infilzate il cavolfiore; quando risulteranno morbidi (non li cuocete troppo perchè dopo andranno saltati in padella), con una schiumarola togliete il cavolfiore dalla pentola e fatelo scolare nello scolapasta. Freddatelo leggermente sotto l'acqua corrente.
Preparazione condimento
Prendete una padella capiente, che utilizzerete per tutti i prossimi passaggi, compreso la 'ncasciatura finale.
Fate rosolare nella padella la salsiccia (a cui avete tolto il budello) e fatta a piccoli pezzettini. Quando sarà rosolata, trasferitela in un piattino.
Sbucciate l'aglio, tagliatelo a fettine sottili e fatelo dorare nella padella con l'olio evo. Quando sarà dorato, aggiungete il cavolfiore che avete scolato precedentemente e fatelo insaporire con l'aglio e le olive tagliate a listarelle sottili. Dopo qualche minuto aggiungete anche la salsiccia e amalgamate tutto il composto.
In un bicchiere d'acqua mettete l'uva passa e fatela rinvenire.
Cuocete la pasta (potete anche prepararvi i rigatoni in casa con la macchina della pasta e tagliarli corti per fare i ditali rigati) nell'acqua in cui avete cotto il cavolfiore; quando sarà al dente, scolatela e versatela nella padella con il broccolo e la salsiccia. Mescolate, aggiungendo l'uva passa scolata e i pinoli tostati.
Quando il composto si è amalgamato, versate a pioggia il pecorino grattugiato e mescolate fino a quando si sarà completamente unito alla pasta (non devono essere presenti grumi di formaggio).
Servitela calda, con il formaggio ancora filante.
Buon appetito da HamiciInCucina.it !