Pappardelle al ragù di cinghiale, un piatto tipico della cucina toscana, soprattutto della meravigliosa Maremma (territorio fra la Toscana e il Lazio).
Un sugo dal sapore un po’ selvatico e un po’ rustico, delizioso e molto particolare, piatto prelibato e saporito, che incorona le deliziose pappardelle all’uovo.
Le pappardelle, così come le tagliatelle, sono un piatto divenuto iconico dell’Italia all’estero. Siamo infatti maestri nella preparazione della pasta.
In Maremma questo piatto è chiamato “Pappardelle sul cinghiale“, e sono un piatto tipico ormai da secoli. Da lì poi la ricetta che si è diffuso anche nel resto di Toscana e Umbria.
Il cinghiale, tagliato a piccoli pezzi, va fatto marinare nel vino rosso insieme ad odori e erbe aromatiche: cipolla, carota, sedano, alloro, ginepro. Poi deve restare in marinatura almeno 12 ore, meglio ancora 24 ore.
Mi raccomando, non togliete al cinghiale il suo sapore “selvatico” buttando la marinatura e quel poco di liquidi che contiene.
Molti la fanno, per vari motivi, ma io di motivi non ne trovo, quindi la metto in pentola a cuocere col cinghiale e il sapore del ragù ne beneficia! (togliete però le foglie di alloro, le bacche di ginepro ed il rosmarino.)
Non è un piatto “facile e veloce” perchè richiede tempo e pazienza.
La marinatura, come già detto, non può essere inferiore alle 12 ore e la cottura non va meno di 2 ore, a fuoco dolce, per intenerire la carne.
Alcuni tritano la carne del cinghiale, mentre io la lascio in pezzi (piccoli ma non troppo) così posso farne un sugo per la pasta o un secondo di carne. Quando devo condirci la pasta basta schiacciare i pezzetti di carne che si sfalderanno dolcemente.
Vediamo insieme agli HamiciInCucina come si preparano queste Pappardelle al ragù di cinghiale? E magari prepariamo anche le pappardelle in casa!
Pappardelle al ragù di cinghiale
Ingredienti
Per la marinatura
Per il ragù
Per la pasta
Preparazione
Taglia la polpa di cinghiale in pezzi piccoli (ma non troppo).
Mi raccomando non togliere eventuali parti grasse, lasciale.
Pela lava e trita cipolla, carota e sedano.
Prepara la marinata con:
- vino rosso;
- trito di cipolla-carota-sedano;
- foglie di alloro;
- rametto di rosmarino;
- bacche di ginepro;Immergi i pezzi di cinghiale nella marinata, copri il contenitore e metti in frigo per tutta la notte, può restarci fino anche a 24 ore.
Il ragù
Pela lava e trita cipolla, carota e sedano.
Metti un po' di olio evo in una casseruola e fai rosolare il trito di odori.
Scola bene il cinghiale dalla marinata e asciugalo un po'.
Quando il soffritto sarà pronto metti a rosolare il cinghiale per qualche minuto, a fuoco alto, fino a ché la carne non assumerà un colore uniforme.
Aggiungi quindi il vino rosso a sfumare.
Nella ricetta toscana il vino è un Chianti.Aggiungi la polpa di pomodoro, le olive nere ed il sale e mescola bene.
A questo punto io aggiungo anche il liquido della marinatura.
Molti la buttano, per vari motivi, ma io di motivi non ne trovo, quindi la metto, il sapore del ragù ne beneficia!
Togli però le foglie di alloro, le bacche di ginepro ed il rosmarino.Copri col coperchio, metti il fuoco basso e lascia cuocere per almeno 2 o anche 3 ore, dipende dalla quantità di ragù.
Ultima cosa da fare: cuocere le pappardelle, magari fatte con la macchina della pasta!
Appena le pappardelle saranno cotte condiscile con una generosa quantità di ragù di cinghiale e servi caldo in tavola.
Buon appetito da HamiciInCucina.it!