Questa è la ricetta della pasta alla carbonara anni ’60. Gli odierni puristi della carbonara sono cortesemente pregati di non continuare a leggere e di guardare la più moderna versione anni 2000! 😎
E’ la ricetta che ho sempre mangiato e preparato. Almeno fino a ché mia figlia non si è impuntata sull’uso degli ingredienti da “ricetta canonizzata” dai grandi chef di questi ultimi anni.
Chef che parlano di ingredienti “puri come da tradizione” dimenticandosi che, prima di loro, la cucina era del popolo ed ognuno cucinava come da ‘sua‘ tradizione. Non c’erano canoni, ma ognuno si adattava a farlo con ciò che aveva, tramandando poi ingredienti e ricetta.
Con questo non voglio dire che la panna vada bene nella carbonara, scherziamo!, ma certo la pancetta al posto dell’osannato guanciale, non rovina il piatto!
Come per ogni ricetta esistono mille varianti (familiari, cittadine, provinciali, regionali) anche la carbonara ha la sua “storia”. Varianti, modifiche, aggiustamenti: chi decide quale sia quella veramente “originale” garantita?
Che poi la carbonara non ha una vera ricetta. Non si sa nemmeno da dove sia spuntata! Si parla dall’Abruzzo, poi di Riccione, passando da Napoli, con gli americani del primo dopo guerra, finendo poi a Roma. Città, quest’ultima, che ne ha fatto un suo piatto “tradizionale“.
Questa ricetta che vi presento, è presente in un famoso libro di cucina degli anni ’60: “Il talismano della felicità” di Ada Boni , quindi non mi sono inventata niente.
Anzi, porto avanti la tradizione di famiglia, perché a casa mia la carbonara si è sempre cucinata così, con pancetta, cipolla e parmigiano!
La mia ricetta utilizza quasi gli stessi ingredienti del Talismano, ma non ha le stesse modalità di preparazione. Vi assicuro che però viene molto cremosa e saporita.
Se volete chiamatela “carbonara vintage” o la “carbonara degli anni 60” non si offende nessuno, in fondo è solo la verità.
Però provatela questa versione della pasta alla carbonara, almeno per capirne la differenza con quella che oggi è diventata ‘canonica‘ ma che negli anni ’60, beh, non esisteva ancora!
Anzi, per dirla tutta, la ricetta non viene citata nemmeno, nella prima versione del “Talismano della felicità” che è del 1925. Forse perché non l’avevano ancora inventata? (leggi l’intro dell’altra versione).
Vediamola quindi questa carbonara vintage con gli HamiciInCucina.it! Se poi volete esagerare, preparate anche gli spaghetti in casa, magari con la macchina della pasta!
Pasta alla carbonara anni 60
Ingredienti
Preparazione
Grattugia il parmigiano in una ciotola.
Nella stessa ciotola metti le uova e sbatti tutto insieme fino ad ottenere una crema.
Metti in frigo al fresco.
In una padella fai rosolare la pancetta.
Pela, lava e tagliuzza la cipolla.
Togli la pancetta rosolata dalla padella e, nel grasso che rimane, metti a soffriggere la cipolla.
Fai stufare la cipolla con un cucchiaio di acqua fino a ché non diventa morbida.
Nel frattempo metti l'acqua a bollire.
Cuoci la pasta (meglio se spaghetti, magari fatti in casa con la macchina della pasta) e, appena sarà pronta, scolala e versala nella padella con la cipolla.
Salta la pasta a fuoco medio, poi abbassa al minimo e aggiungi la crema di uova e parmigiano, mescolando velocemente, fino a ché non comincia ad addensarsi la crema.
Togli la padella e disponi la pasta nei piatti, aggiungendo solo alla fine la pancetta, in modo che resti croccante.
Se ti piace dai una spolverata di pepe nero e di prezzemolo.
Buon appetito da HamiciInCucina.it!
Note
Se volete approfondire leggete l'articolo del Gambero rosso sulla storia della Carbonara.
Bravi